Toronto Bridge e All on Four: le differenze

Cominciamo subito con il dire che Toronto Bridge e All on Four sono entrambe protesi totali, ovvero protesi che sostituiscono un’intera arcata dentale. E sono protesi fisse, poiché entrambe sono avvitate su impianti dentali.

Si ricorre alla Toronto Bridge o All on Four, per i medesimi motivi. Quando il paziente edentulo necessita di una riabilitazione protesica totale al fine di ripristinare la bocca ad una corretta funzionalità masticatoria e recuperare l’estetica del viso.

Queste sono soluzioni chirurgiche che permettono al paziente di abbandonare la classica dentiera, migliorando il comfort e la funzionalità.

Infatti entrambe le riabilitazioni prevedono l’inserimento di impianti dentali a sostegno delle protesi.

Ed è proprio qui che risiede la differenza tra Toronto Bridge e All on Four, nella tecnica e nella quantità di impianti dentali da inserire per poter sostenere la protesi.

Toronto Bridge e All on Four: tecniche chirurgiche a confronto

La Toronto Bridge utilizza un numero maggiore di impianti rispetto alla All on Four che, come dice il nome stesso, ne utilizza 4.

La Toronto Bridge utilizza impianti di più corti, ma dritti. Il numero di impianti da inserire varia da paziente a paziente, ma generalmente possono essere inseriti fino a 8 impianti per sostenere un’intera arcata.

L’obiettivo principale della Toronto Bridge è conferire maggiore stabilità alla protesi che è sostenuta perfettamente dagli impianti e quindi è meno soggetta al rischio di fratture.

Talvolta si rende necessaria la ricostruzione ossea per poter posizionare gli impianti nelle zone più adatte a sostenere l’intera protesi ed evitare lunghe estensioni distali. Le protesi possono essere realizzate sia in resina che in ceramica, ma la Toronto Bridge generalmente, essendo molto resistente ai carichi masticatori, può sorreggere perfettamente protesi in ceramica, che sono più pesanti e più durevoli.

La All on Four invece, utilizza solamente 4 impianti dentali a sostegno di tutta un’intera arcata dentale. In questo caso gli impianti sono più lunghi e due dei quali sono inclinati per evitare il seno mascellare.

Nella maggior parte dei pazienti attraverso la tecnica All on Four è possibile evitare ricostruzioni ossee, rendendo l’intervento complessivamente meno invasivo.

L’inclinazione degli impianti posteriori però rende le protesi più soggette alle forze masticatorie, esponendole potenzialmente ad un maggior pericolo di frattura, specialmente se l’ultimo impianto inserito non è in corrispondenza dell’ultimo dente, bensì del penultimo o del terzultimo.

La protesi All on Four può anch’essa essere realizzata in ceramica o in resina, sebbene spesso la scelta della resina è preferibile poichè più leggera.

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6 Settembre 2022