Respirare con la bocca può essere causa di malformazioni dentali e scheletriche nell’età dello sviluppo.
Questo modo di respirare, rappresenta una delle “cattive abitudini” dell’infanzia, al pari del “vizio” di succhiare il pollice. Ed è dimostrato essere 4 volte più comune nei bambini con problematiche ortodontiche.
Le vie aeree, il modo di respirare, le alterazioni del cavo orale e le cattive abitudini nel bambino sono tutti aspetti connessi l’uno con l’altro durante la crescita. Possono influenzare sia la forma che le funzioni delle strutture cranio-facciali e respiratorie, con possibile insorgenza di malocclusioni.

I fattori di rischio della respirazione orale e come riconoscerli
L’ostruzione delle vie aeree – specialmente a livello di naso e faringe – costringe i bambini a respirare attraverso la bocca. Questo può portare a diverse alterazioni.
- cambiamenti posturali: incompetenza delle labbra; posizione bassa della lingua nel pavimento della bocca; rotazione della mandibola.
- caratteristiche tipiche a livello del volto: forma del viso allungato; occhiaie; narici strette; gummy smile, cioè «sorriso gengivale», ossia la tendenza a esporre una porzione eccessiva di gengiva.
- alterazioni del cavo orale: spostamenti dentali e malocclusione; ingrossamento delle tonsille; palato a forma di «V».
Inoltre un sonno disturbato dalla respirazione orale può portare a episodi frequenti di stanchezza diurna.
Diagnosi e trattamento preventivo della respirazione orale
La comunità scientifica riconosce le cattive abitudini e la respirazione orale come fattori di rischio di malocclusione, in quanto modificano l’equilibrio fisiologico della crescita.
Tali fattori vanno intercettati e corretti mediante un trattamento ortodontico precoce.
L’ortodonzia precoce, infatti, migliora i risultati dell’ortodonzia correttiva, specie se il bambino ha meno di 12 anni, età media in cui la crescita cranio-facciale è completa al 90%.
Il trattamento ortodontico, in questa fase della crescita, si basa solitamente su un approccio combinato. Il bambino va incontro prima a un trattamento con apparecchio mobile, ovvero un apparecchio che deve essere tolto ogni giorno. A questo segue l’uso di un normale apparecchio fisso, al fine di ruotare correttamente i denti.
In molti casi può essere utile un’espansione rapida del palato attraverso un apparecchio fisso che viene attivato quotidianamente dal genitore.
Il genitore ha un ruolo importante nel riconoscere alcuni dei segni sopracitati, così da sottoporre il bambino a controlli da parte del dentista e anche di altri specialisti che possono essere importanti nel trattamento di questa patologia.
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